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Rigare l’auto è reato?


Atti vandalici: nonostante la depenalizzazione, il reato di danneggiamento aggravato resta ancora in vigore.

Se un giorno, avvicinandoti alla tua auto, dovessi scoprire che la fiancata è stata rigata cosa faresti? Al di là delle comprensibili e immaginabili imprecazioni, la prima cosa che sorge spontaneo fare è presentare una denuncia ai carabinieri contro ignoti. Ma la verità è che è sorto più di un dubbio sul fatto se rigare l’auto è reato. Questo perché l’anno scorso la legge [1] ha depenalizzato il reato di danneggiamento, trasformandolo in un semplice illecito amministrativo. Il reato è ancora valido solo nel caso di «danneggiamento aggravato», ossia quando il bene è esposto alla cosiddetta «pubblica fede». Questa circostanza ricorre tutte le volte in cui il reato viene posto in essere contro beni lasciati alla mercé della collettività, contando sul rispetto che gli altri devono avere per le cose altrui. Come appunto nel caso dell’auto parcheggiata al lato della strada. La questione è stata affrontata dalla Cassazione con una sentenza di poche ore fa [2] con cui ha chiarito se rigare l’auto è reato oppure non lo è più.

Il decreto legge sulla depenalizzazione ha sì cancellato il reato di danneggiamento, prevedendo per tali condotte solo una sanzione amministrativa. Ma l’illecito penale resta in piedi quando c’è l’aggravante dell’esposizione del bene alla fede pubblica. Si ha esposizione alla pubblica fede quando le cose su cui viene posto in essere il reato si trovano esposte, per necessità, consuetudine o destinazione, al pubblico. Con l’espressione «esposizione a pubblica fede» il codice penale indica l’affidamento che il proprietario di un bene ripone (o è tenuto a riporre) nella coscienza civile dei consociati, quando si trova costretto (per necessità, destinazione dei beni, consuetudine sociale) a dover lasciare i propri oggetti nella piena disponibilità della collettività (ad esempio l’auto o il motociclo parcheggiati nelle pubbliche vie, i prodotti da banco nei supermercati, ecc.).

La questione affrontata dalla Cassazione è se l’auto lasciata sì al lato del marciapiedi, ma dotata di antifurto e ripresa dalla telecamera dell’impianto di videosorveglianza installato all’esterno dell’abitazione del proprietario possa ancora dirsi «esposta alla pubblica fede». Dalla risposta dipende anche la sussistenza o meno del reato di danneggiamento in caso di auto rigata. Secondo la Cassazione non ci sono dubbi: è reato danneggiare un’auto in strada nonostante l’antifurto, il Gps o qualsiasi altra forma di controllo come la videosorveglianza. Si tratta infatti di sistemi che servono a scoraggiare il ladro o il vandalo e facilitano la sua individuazione, ma non impediscono di certo la consumazione dell’illecito. Non è depenalizzato l’illecito di atti vandalici contro l’auto se questa è parcheggiata su un marciapiedi o comunque su una strada pubblica, in quanto vi è l’aggravante dell’esposizione del bene alla fede pubblica. Per il colpevole scatta la condanna alla reclusione e al risarcimento dei danni.

Ma che fare se qualcuno ti riga l’auto? Se hai una polizza contro gli atti vandalici è verosimile che non ti preoccuperai più di tanto. Ti basterà fare la denuncia ai carabinieri contro ignoti e inoltrare il documento alla tua assicurazione affinché provveda alla liquidazione del danno secondo quanto previsto in polizza.

Il problema è se non hai una copertura assicurativa. In tale ipotesi, purtroppo, potresti ottenere un risarcimento solo scoprendo il responsabile. Ma se è vero che l’assassino torna sempre sul luogo del delitto è verosimile che la tua auto possa essere nuovamente oggetto di “attenzione” di chiodi o chiavi. Così, potresti installare una telecamera che inquadra il parcheggio del condominio, nel rispetto della normativa sulla privacy (a riguardo leggi Telecamera che inquadra il parcheggio condominiale è lecita?).

[1] Dl n. 7/2016. [2] Cass. sent. n. 51622/17.

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